mercoledì 24 ottobre 2007

Aston Villa - Manchester

Quella del Villa Park alla vigilia sembrava una trasferta piuttosto ostica, visto il buono stato di forma dei padroni di casa, ma tutto sommato la pratica è stata sbrigata senza troppi problemi, con un perentorio 4-1 che conferma l'ottima condizione dello United. Eppure la partita non era iniziata nel migliore dei modi: tempo 5 minuti e Agbonlahor gira a rete di testa un cross dalla sinistra che lascia di sasso il rientrante Van der Sar, interrompendo così l'imbattibilità della difesa che durava dalla partita con il City. Ma il gol non cambia l'atteggiamento offensivo dei nostri, che studiano il da farsi, e negli ultimi 10 minuti della prima frazione colpiscono e affondano i villains. Il pareggio arriva con Rooney, bravissimo a infilarsi in area e ad appoggiare in rete un cross rasoterra dalla destra di Nani, che non fa rimpiangere l'assenza di Ronaldo, tenuto precauzionalmente in panchina. Lo stesso Rooney raddoppia pochi minuti dopo, con un bel piatto destro a coronamento di uno splendido passaggio al centro dell'area di Tevez. Ma il primo tempo non finisce qui perchè Ferdinand trova anche il terzo gol risolvendo una mischia sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Nella ripresa le cose si mettono ancora peggio per i villains, in quanto Reo Cocker viene ammonito per la seconda volta lasciando i suoi in 10, e come se non bastasse, un quarto d'ora dopo il portiere Carson stende Tevez in area procurando rigore ed espulsione, che di fatto mettono fine alla partita dei suoi. Sul dischetto va Rooney, che però trova un ottimo Taylor, appena entrato, a respingerne la conclusione. Ormai la partita è semplice accademia per lo United, prima con Rooney che colpisce una traversa, poi con Giggs che, grazie a un tiro sporcato da due deviazioni, trova il gol del definitivo 4-1 che lo consacra assieme a Gary Speed, l'unico giocatore ad avere segnato almeno un gol in tutte le stagioni della Premiership. Un bel modo per festeggiare il prolungamento del contratto per un'altra stagione, che porterà il gallese a superare entro breve il record di presenze di Bobby Charlton.

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